Artista dalla multiforme personalità, non solo pittore, ma anche musicista e teorico di grande forza, Klee ha rappresentato una delle figure più importanti del ‘900 per aver dato vita a diversi gruppi di avanguardia e aver percorso un geniale sviluppo artistico personale, apportando di continuo innovazioni nella tecnica e nella teoria pittorica. Il progetto del MUDEC intende affrontare una prospettiva inedita dell’opera di Klee, con l’obiettivo di posizionare l’attività dell’artista all’interno del fermento primitivista che scorre per l’Europa agli inizi del XX secolo. Le arti e le culture etnografiche e primitive esercitarono fin dagli inizi del secolo scorso una particolare fascinazione sulle avanguardie europee, che scoprirono un territorio ancora vergine della creatività, dove potenti figurazioni venivano evocate in un immaginario libero da stilemi prefissati. La mostra del MUDEC illustrerà come Paul Klee partecipi a questo fermento delle affinità tra il tribale e il moderno, in una maniera assolutamente personale, interiorizzando il portato stilistico e concettuale dell’arte primitiva all’interno del suo sistema di pittura d’idee, e affiancandolo all’ispirazione che trasse dall’antico e dall’arte classica delle popolazioni del Mediterraneo. Affianco a una selezione specifica di opere dell’artista verranno posti in un rimando puntuale riviste e documenti d’epoca che documentano la formazione specifica di Klee su questi temi, insieme a manufatti etnografici della collezione del MUDEC.