A cura di Raffaella Resch
Paul Klee
Ritratto dell’artista come un angelo
Pubblicato in occasione della mostra “Paul Klee. Alle origini dell’arte” al MUDEC – Museo delle Culture di Milano (31 ottobre 2018 – 3 marzo 2019)
Figura di spicco nel panorama culturale del Novecento, Paul Klee fu poeta, musicista, teorico di grande forza, e soprattutto pittore, fondatore di diversi gruppi di avanguardia e protagonista di un geniale sviluppo artistico personale. L’arte rappresentava per Klee un momento di riflessione sulla realtà e sui meccanismi profondi della natura: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile”. La sua ricerca inesausta è evidente sia nella qualità rarefatta ed essenziale delle sue opere, sia nella scelta dei supporti e delle tecniche artistiche. Decisivi furono i viaggi in Italia e nel Nord Africa, che infusero nelle tele dell’artista le tonalità calde e dense tipiche di quelle terre. Chiamato dall’architetto Walter Gropius a insegnare pittura presso il Bauhaus di Weimar, Klee esercitò sulla scuola una decisa azione equilibratrice, tanto da essere definito “l’estrema istanza morale del Bauhuas”. Alla decennale esperienza di Weimar seguì quella presso l’Accademia di Düsseldorf, interrotta quando, nel 1933, la produzione di Klee fu etichettata dal regime nazista come esempio di “arte degenerata”. Il volume ripercorre l’intera carriera di Klee, analizzandone le opere principali ed esplorandone la poetica attraverso fotografia d’epoca, riproduzioni delle opere e citazioni tratte dai numerosi scritti autografi del pittore.
A CURA DI
Raffaella Resch – Laureata in filosofia teoretica, ha lavorato presso l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e la Fondazione Antonio Mazzotta nel settore delle mostre d’arte. Dal 2014 è curatrice indipendente, e si occupa prevalentemente di artisti del Novecento, con l’obiettivo di divulgare visioni e letture nuove e trasversali.