Il murale botanico di DOA OA a Torino
Un’opera di arte urbana che intreccia natura, cultura e sostenibilità. Il murale “botanico” realizzato da DOA OA su commissione di 24 ORE Cultura e Gruppo Unipol è una porta fiorita all’ingresso del centro storico cittadino: un’operazione di rigenerazione urbana che conferma il rapporto privilegiato di Torino con la street art.

Un muro in fiore all’ingresso della città
Il Comune di Torino, in collaborazione con 24 ORE Cultura e Gruppo Unipol, ha donato alla città una nuova opera d’arte a cielo aperto. Un murale ‘botanico’ accoglie i visitatori nel centro storico della città, nel segno della natura e del suo potere curativo. A realizzare l’opera, dal titolo Althaea officinalis L., è stata chiamata DOA OA, artista multidisciplinare originaria della Galizia che utilizza i muri per creare vere e proprie scene di illustrazioni botaniche sparse nello spazio.

Da oltre due decenni Torino promuove la valorizzazione dei territori urbani attraverso l’arte pubblica; con 5.000 metri quadri di superficie muraria dipinta, la città ha testimoniato l’evoluzione della street art, sviluppando un linguaggio e una cifra culturale specifica in costante dialogo con la scena internazionale. All’interno di questo contesto si inserisce l’intervento di valorizzazione urbana voluto dal Comune di Torino nel territorio della Circoscrizione 1, in Via Fratelli Calandra, una strada che può essere considerata una “porta” di ingresso al centro cittadino. Una parete alta e stretta si è trasformata in una tela di 80 mq, un ingresso anti monumentale che utilizza la bellezza e la delicatezza dei fiori come linguaggio di benvenuto.
L’opera si inserisce nel progetto più ampio Reforesting, avviato dall’artista galiziana nel 2014 con l’intento di far rivivere spazi urbani dimenticati attraverso rappresentazioni pittoriche delle specie vegetali autoctone. L’obiettivo è avvicinare lo spettatore alla conoscenza delle piante medicinali e del regno vegetale, stimolando una maggiore consapevolezza sull’importanza di rispettare l’ecosistema. In questo contesto, l’opera Althaea officinalis L. si ispira a una pianta ornamentale presente in Piemonte, nota anche per le sue doti lenitive. Il suo nome deriva dal greco “althain”, che significa curare, guarire: l’invito a curare il territorio che abbiamo la fortuna di abitare, ma anche un modo di riaffermare il potere dell’arte di valorizzare spazi abbandonati.



Un progetto di arte urbana partecipato
Il murale di DOA OA è l’ultimo tassello di un progetto di urban art che stiamo portando avanti da tempo nella convinzione che l’arte debba superare i confini degli spazi museali e invadere le strade, contribuendo a rafforzare la collaborazione tra istituzioni, aziende e comunità. Un legame in cui anche l’impresa privata può trovare il proprio ruolo, sia in termini di mecenatismo sia con un contributo concreto alle scelte delle politiche culturali della città, come testimonia la collaborazione con Gruppo Unipol, partner di questo progetto fin dall’inizio. L’opera è stata realizzata insieme a una realtà no profit locale, Fondazione Contrada Torino onlus, a cui è stata affidata la gestione del cantiere.