La storia del gusto occidentale per l’Estremo Oriente è la storia di un’ossessione di lunga durata. La mostra Impressioni d’Oriente. Arte e Collezionismo tra Europa e Giappone, è curata da Flemming Friborg e Paola Zatti e approfondisce le dinamiche dei variegati interscambi artistici tra Europa e Giappone a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il termine Giapponismo riassume tutti questi aspetti e contraddistingue la fase più intensa dell’interesse europeo verso il mondo e la cultura giapponese. La mostra esamina i temi-chiave e le correnti che hanno animato l’interesse per il Giappone e il Giapponismo negli ambienti artistici, letterari e filosofici. L’analisi storico-artistica riserva una particolare attenzione al contesto di relazioni commerciali, avventure imprenditoriali e forte curiosità globale caratteristici dell’epoca. Nel variegato contesto del gusto internazionale per il Giappone e della sua influenza nelle arti, la mostra si focalizza sui maggiori tra gli artisti italiani ed europei che hanno subito l’incanto del Giapponismo. Sarà approfondita la relazione tra l’arte europea e giapponese per capire fino a che punto il Modernismo ha fatto uso di stili e tecniche “giapponesi” nella sua ricerca di nuovi linguaggi e strumenti per aprirsi al futuro in un mondo in rapido cambiamento. La mostra Impressioni d’Oriente mostrerà inoltre come artisti come Hokusai, Hiroshige o Utamaro sognavano l’arte occidentale, giocando con colori sintetici e con la prospettiva centrale, quegli stessi elementi che gli artisti occidentali erano così felici di non trovare in Giappone. Saranno esposte in mostra opere di diverse scuole e movimenti artistici giapponesi tra 1890 e 1930 raramente esposte o contestualizzate, dando spazio al mondo del collezionismo e a coloro che per primi raggiunsero il Giappone subendone il fascino e iniziando a collezionarne oggetti e manufatti, contribuendo a diffonderne il gusto in Europa.